21 Feb 2019

Quando un rogito è sicuro

L’acquisto di una casa è uno dei momenti più importanti della nostra vita. Nonostante ciò, non sempre affrontiamo questo passo con la dovuta attenzione.

Mentre investiamo molto tempo nella ricerca dell’immobile che risponda il più possibile ai nostri desideri in termini di località, grandezza, stile, disposizione, una volta fatta la scelta, non dedichiamo altrettanto impegno per verificare se il bene che stiamo comprando ha le carte in regola o è gravato da abusi edilizi non sanati o difformità catastali.

Si ha una difformità quando vengono realizzate opere edili in parziale o totale assenza di una autorizzazione da parte delle autorità (Comune, Agenzia delle Entrate-Territorio): che si parli di un immobile totalmente abusivo o di una parete demolita si tratta sempre di abuso, anche se di diversa gravità. Secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, in Italia il 62% degli edifici ha un abuso edilizio: i rischi di una compravendita irregolare sono perciò all’ordine del giorno.

Prima di mettere in vendita un immobile, il proprietario deve assicurarsi di avere i documenti richiesti per legge: Titolo di provenienza (Rogito, Donazione ecc.), Certificato di Agibilità, Permesso di Costruire o altro titolo edilizio, Visura e Planimetria catastale, Attestato di Prestazione energetica, Certificazione degli impianti. Tutto ciò, però, non salva dall’errore di mettere in vendita un immobile con difformità edilizie: è infatti fondamentale verificare che i progetti depositati in Comune e in Catasto siano coerenti, cioè uguali tra di loro, e soprattutto conformi al reale stato dell’immobile.

La presenza di difformità tra il reale stato dei luoghi, la planimetria catastale e/o il progetto depositato è causa di nullità dell’atto di vendita. Questo anche se l’abuso edilizio è stato effettuato dai precedenti proprietari: se l’attuale proprietario ha acquistato in buona fede un’abitazione con degli abusi, per la legge è tenuto a risponderne a livello economico (sanzioni) e a sanare o ripristinare lo stato precedente del bene. È quindi interesse tanto del venditore quanto del compratore accertarsi della regolarità urbanistica e catastale dell’immobile con l’aiuto di tecnici abilitati che rilascino la Relazione di rogito o RIT, Relazione Tecnica Integrata, a tutela di entrambe le parti e a garanzia di una compravendita sicura.